wein.plus
ATTENZIONE
Stai usando un browser vecchio e alcune aree non funzionano come previsto. Per favore, aggiorna il tuo browser.

Login Iscriviti come membro

IMG_0056"La bellezza del vino dovrebbe essere coltivata, non fatta". Forse è stato questo motto sul sito web della cantina che mi ha ispirato a comprare il vino in quel momento (quando ho visitato il produttore). Forse è stato anche il mio rapporto ambivalente con la Domina, che è presente in questa Cunvée (non so in che proporzione). In ogni caso, il vino è rimasto (troppo) a lungo, è diventato sempre più vecchio, si è nascosto dietro le altre bottiglie, in modo che esso - che secondo informazioni attendibili doveva essere bevuto fino al 2005 - è arrivato nel bicchiere solo ora, quasi dieci anni troppo tardi. E? Il vino era ancora presente, un Pinot Noir fine, lucido - non eccitante. Se la Domina (che ho giudicato con scetticismo o disapprovazione) l'abbia aiutata o danneggiata, non posso giudicare. Conosciuto il Pinot Nero (il vitigno più importante nella Svizzera tedesca), sono ora "neutrale" sul vino.weinberg-randersacker112~_v-image512_-6a0b0d9618fb94fd9ee05a84a1099a13ec9d3321 In ogni caso - secondo i miei appunti di allora - era abbastanza accettabile (fino a buono) tra i Pinot Noir assaggiati all'epoca, ma si classificava ben dietro i Pinot Noir della Bündner Herrschaft (Svizzera) che conosco (e che bevo anche molto spesso!) E oggi? La potenza è un po' scomparsa dal vino, la frutta (note di bacche) si è ritirata, il legno e le note tostate sono state anch'esse "ingoiate", il risultato è una goccia fine, invecchiata, leggermente sensuale. Se sarebbe valsa la pena di berlo prima (non quasi dieci anni troppo tardi), non lo so. So solo che il vino ieri è stato (per me) un'esperienza buona e assolutamente positiva.

Related Magazine Articles

Mostra tutti
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più
Leggi di più

Eventi nelle tue vicinanze

PREMIUM PARTNER