Gli elevati dazi statunitensi sui vini dell'UE (Unione Europea), da cui l'Italia era esclusa, sono stati un fattore importante per il suo successo sul mercato secondario dal 2019 all'inizio del 2021. Da quando queste tariffe sono state abolite, il commercio dei vini italiani è diminuito, passando da circa il 15% del commercio nel rapporto dello scorso anno all'11% di quest'anno.
Molti vini italiani sono scesi in classifica. Un po' come a Bordeaux, il commercio totale in valore e volume è ancora forte, ma la performance dei prezzi è rallentata, soprattutto rispetto a Borgogna e Champagne.