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La coltivazione ad altitudini più elevate influenza notevolmente la composizione chimica e le proprietà sensoriali dei vini. Lo dimostra uno studio appena pubblicato da esperti dell'Università di Sassari in Italia e del Libano.
Un aumento dell'altitudine porta a un ritardo nel germogliamento, nella fioritura e nella maturazione dell'uva. Gli studi hanno dimostrato che le uve provenienti da altitudini più elevate hanno spesso un contenuto più elevato di acidi, sostanze aromatiche, coloranti e antiossidanti. Questo migliora le proprietà sensoriali dei vini.

Gli autori sottolineano che alcuni studi sono arrivati a risultati diversi. Questi hanno trovato la più alta concentrazione di sostanze aromatiche e fenoli nelle regioni con altitudini più basse. Pertanto, ci sono risultati contraddittori nella letteratura esistente. In ogni caso, l'altitudine, insieme a molti altri parametri importanti come la topografia del vigneto, il materiale vegetale (cloni, portainnesti), i sistemi di allevamento, il tipo di suolo e l'approvvigionamento idrico, sono fattori che influenzano la qualità dell'uva e del vino.

A causa del loro clima fresco, le regioni viticole d'alta quota si adattano meglio al cambiamento climatico nel riscaldamento globale attuale e futuro e dovrebbero essere preferite come aree di coltivazione.

(al / Fonte: oeno-one; Foto: Wikimedia commons, Wandervogel)

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