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Più della metà dei viticoltori di Bordeaux guadagna meno del salario minimo legale di 1.700 euro lordi al mese. È quanto emerge da un'indagine della Camera dell'Agricoltura per l'anno 2021. Ne risente l'intera agricoltura della regione, di cui la viticoltura rappresenta circa l'80%. Il 34% degli agricoltori ha addirittura dichiarato di avere un reddito negativo, con un aumento dell'undici% rispetto al 2018.
Dati recenti dei supermercati francesi mostrano che le vendite di vini bianchi di Bordeaux sono aumentate del 3% tra il 2019 e il 2022, mentre i vini rosati sono diminuiti del 6% e i vini rossi del 15%. Il fatturato totale di questo importante canale di vendita è diminuito del nove per cento.
Un'indagine su larga scala è stata lanciata in seguito alle proteste dei viticoltori di Bordeaux che a dicembre hanno chiesto piani di risanamento del settore e bonus di estirpazione e conversione. L'obiettivo è quello di individuare il numero di viticoltori che vogliono abbandonare l'attività, ridurre la superficie vitata o cercare una conversione agricola. Questo dovrebbe consentire alle autorità di trovare soluzioni il più possibile mirate.
Il CIVB (Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux) ha spiegato che "lo squilibrio tra domanda e offerta, le numerose tensioni commerciali internazionali (Covid, tasse di Trump, ripetute restrizioni in Cina, guerra in Ucraina, inflazione) e il calo dei consumi in Francia hanno fortemente indebolito molte imprese". Poiché l'intera industria vinicola di Bordeaux esporta vino per un valore di 1,2 miliardi di euro all'anno e genera diversi milioni di euro di tasse grazie alle vendite in Francia, merita il sostegno delle autorità, ha affermato.
(al / Fonte: Janeanson.com; Foto: 123rf)