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Il villaggio del vino di Soave, a est di Verona, è stato nominato il borgo più bello d'Italia nel programma televisivo italiano Kilimangiaro sul canale Rai3. La comunità di 7.000 abitanti ha già ricevuto diversi premi in passato. Per esempio, il Soave è stata la prima denominazione italiana ad essere inclusa nel registro nazionale dei paesaggi di interesse storico. Questo è stato seguito poco dopo dal riconoscimento come Sistema di Patrimonio Agricolo Importante Globale (GIAHS-FAO) da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura.
La viticoltura a Soave è esistenziale per i suoi abitanti. Una coltivazione sostenibile e lontana dai processi industriali e una stretta connessione tra il paesaggio, i prodotti locali e le comunità rurali associate è il principio guida della regione.
Sandro Gini, enologo e presidente del Consorzio del Soave, sottolinea il legame tra il paese di Soave e il vino omonimo. "Soave non è solo il nome del nostro bel paese, ma anche il nome del nostro vino bianco, che è uno dei più famosi al mondo. Il premio attuale è un riconoscimento che tiene conto dell'insieme. Si tratta della nostra storia, dei paesaggi caratteristici e dei vigneti di Garganega che coprono queste colline da secoli".