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Cosa hanno in comune i vini Soave, Lessini Durello, Santorini e il formaggio Monte Veronese? Tutti provengono da terreni vulcanici che conferiscono loro un gusto intenso, caratteristico e complesso e un eccezionale potenziale di invecchiamento. Ora i loro consorzi hanno unito le forze per promuovere i prodotti di qualità su larga scala.

L'Italia e la Grecia, due Paesi mediterranei noti in tutto il mondo per l'alta qualità dei loro prodotti agricoli, hanno lanciato insieme un progetto speciale. Denominato Heva - "Heroes of Europe: Volcanic Agriculture" (Eroi d'Europa: l'agricoltura vulcanica), nei prossimi anni verranno investiti tre milioni di euro di fondi europei, puntando i riflettori sui vini e sui formaggi a denominazione di origine protetta (Dop) Soave, Lessini Durello, Santorini e Monte Veronese.






L'obiettivo principale non è solo quello di promuovere i prodotti, ma anche di sensibilizzare i consumatori alla qualità. Con una serie di iniziative, si vogliono rendere tangibili le straordinarie caratteristiche della viticoltura e della produzione di formaggi su terreni di origine vulcanica. A tal fine, in molti Paesi europei vengono organizzati seminari, corsi di perfezionamento, viaggi per la stampa e partecipazioni a fiere congiunte.

© Cesare Gerolimetto

Il filo conduttoreI terreni vulcanici

Complessità e longevità sono senza dubbio le caratteristiche principali dei prodotti delle quattro denominazioni di origine protetta Soave, Lessini Durello, Santorini e Monte Veronese. I vini, pur essendo tutti prodotti da vitigni diversi, brillano per la loro straordinaria intensità. Sono longevi e concentrati, ma non opprimenti, e hanno un ottimo potenziale di invecchiamento grazie alle particolari caratteristiche del terreno vulcanico.

I terreni di origine vulcanica sono tra i più preziosi e affascinanti che l'uomo ha sfruttato per i prodotti agricoli. La cenere sparsa dai vulcani durante le loro eruzioni e la lava che col tempo si trasforma in un terreno fertile e ricco di minerali sono ciò che rende i prodotti agricoli così speciali oggi.

Da Soave a Santorini

© Consorzio Monte Veronese DOP

I diversi terroir, distanti un migliaio e mezzo di chilometri l'uno dall'altro, hanno requisiti comuni di qualità basati su caratteristiche climatiche e geologiche simili e in termini di orientamento e altitudine dei siti. Queste caratteristiche si riflettono nei prodotti di queste zone, in una mineralità pronunciata, una longevità e un gusto e un aroma complessi.

Il Presidente del Consorzio del Soave Sandro Gini sottolinea: "L'obiettivo di HEVA - Heroes of Europe Volcanic Agriculture - è quello di promuovere una cultura dell'agricoltura vulcanica e di far conoscere ai consumatori le peculiarità e l'unicità di tutti i prodotti che nascono in questi terroir, frutto dell'interazione sinergica tra suolo, lavoro dell'uomo e scorrere del tempo".

L'innegabile qualità dei vini e dei prodotti caseari provenienti da terreni vulcanici è anche il risultato dell'abilità e dell'ingegno degli agricoltori che li producono.

"Nell'area veronese l'uomo ha svolto fin dall'antichità un ruolo importante di attento modellatore del paesaggio", afferma Alfonso Albi, presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Monte Veronese DOP, "Qui l'agricoltura non è intensiva, ma avviene attraverso sapienti interventi che consentono una più utile ridistribuzione delle componenti minerali alle piante, fornendo loro un ambiente ideale per prosperare".

© Vini Santo

Le zone collinari sopra Verona sono particolarmente adatte al pascolo, motivo per cui in passato qui si è sviluppata un'importante produzione di formaggio. Dal 1996, il formaggio di latte vaccino di questa zona porta la denominazione di origine protetta "Monte Veronese". Il Monte Veronese è prodotto esclusivamente con due tipi di latte vaccino: "latte intero" e "d'allevo". La varietà prodotta con latte parzialmente scremato ("Monte Veronese d'allevo") fa ora parte del programma di tutela e promozione di Slow Food.

Anche l'isola vulcanica greca di Santorini è un buon esempio di come l'armonia tra uomo e natura abbia reso possibile la produzione di vini eccellenti anche in un terreno così aspro.

Se da un lato i viticoltori hanno scelto di coltivare le viti in basse tettoie a forma di cesto vicino al terreno per proteggerle dai forti venti, dall'altro la natura ha fatto la sua parte con le nebbie notturne provenienti dal mare. La nebbia, insieme ai venti del nord, rinfresca le viti nelle calde notti d'estate, creando condizioni di coltivazione eccellenti per la produzione di vini eleganti.

I vigneti di Santorini hanno alcuni dei ceppi di vite più antichi del mondo, poiché la fillossera non si sente a suo agio nei terreni molto sabbiosi e poveri di argilla. Su un totale di 1.200 ettari, crescono principalmente le varietà di uva bianca Assyrtiko, Athiri e Aidani, che vengono vinificate secche e trasformate in Vinsanto, il tradizionale vino da dessert da uve appassite al sole.

Il progetto Heva - "Heroes of Europe: Volcanic Agriculture" è finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Regolamento 1144/2014 e promuove le denominazioni di origine protetta Soave, Lessini Durello e Monte Veronese in Italia e Santorini in Grecia. La campagna si basa sulla collaborazione tra i consorzi del Soave e del Lessini Durello, l'Associazione Formaggi Monte Veronese e l'Unione delle Cooperative di Santorini - Santo Wines.

Ulteriori informazioni su Heva:

www.volcanicagricultureofeurope.com

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