Il motore dell'emancipazione dell'Umbria è il Consorzio Montefalco, con il suo entusiasta presidente Giampaolo Tabarrini. Qui l'attenzione si concentra sul Sagrantino monovitigno. Questa varietà, coltivata quasi esclusivamente qui, ha sempre avuto il compito di domare il potente tannino del vino rosso intenso e ricco di alcol. Nel frattempo, un numero crescente di viticoltori sta avendo sempre più successo. In particolare, le nuove cantine sfruttano il margine di manovra offerto dal disciplinare di produzione (37 mesi di invecchiamento, di cui dodici in legno e quattro in bottiglia) in una varietà di modi creativi.