Che un vino possa essere ambasciatore di un'intera regione lo dimostrano le donne della cantina della famiglia Lungarotti in Umbria: La loro linea di vini Brezza è sinonimo di vini freschi e poco acidi che catturano la gioia di vivere e la leggerezza della loro terra d'origine, preservando al contempo l'eredità paterna.Il cuore verde dell'Italia - l'Umbria: Incanta con le sue città secolari, con vicoli tortuosi e piazze vivaci. Attraverso le fitte foreste, che non solo danno alla regione il suo affascinante appellativo, ma sono anche la patria di una delle più importanti prelibatezze: il tartufo. Non sorprende quindi che anche la cucina umbra sia eccellente e famosa. Ma dove si apprezza il buon cibo, raramente il buon vino è lontano. L'azienda vinicola Lungarotti, a conduzione familiare, lo dimostra in un modo molto speciale. Perché è praticamente sinonimo di vini che raccontano una storia d'amore eterna su questo fertile tratto di terra. Una storia meravigliosa che Giorgio Lungarotti iniziò nel 1962 quando fondò la cantina, che oggi si estende su 250 ettari e ricca di tradizione, con due cantine e numerosi vigneti e oliveti nei due idilliaci borghi di Torgiano e Montefalco. Lui, il pioniere della moderna enologia italiana, che già 60 anni fa ha maturato la consapevolezza che qualità e sostenibilità devono inevitabilmente andare di pari passo.
Una massima che seguono anche le figlie Chiara e Teresa. Sono loro ad aver rilevato l'azienda nel 1999 e, affiancati dalla madre Grazia e dai nipoti Francesco e Gemma, stanno raccogliendo con impegno e competenza la grande eredità del padre. Il concetto di successo dell'appassionato duo femminile: "Conserviamo e rinnoviamo preservando la tradizione e le nostre radici", sintetizza Chiara Lungarotti, che ricopre il ruolo di amministratore delegato dell'azienda, esprimendo l'importanza del ruolo che la fondazione creata dal padre svolge ancora oggi. E allo stesso tempo che lo sguardo è sempre rivolto al futuro - nel senso della terza generazione, che è già ai blocchi di partenza, e nel senso della natura. Perché per loro è chiaro: "I nostri vini sono fatti nei vigneti". Per questo motivo utilizzano tecniche di coltivazione sofisticate, basate sulla sostenibilità e sul rispetto dell'ambiente. La densità di impianto è progettata in modo tale che le viti siano in competizione tra loro e la quantità di produzione per vite è quindi naturalmente limitata al fine di ottenere una migliore qualità dell'uva. Le risorse idriche vengono raccolte in modo che le radici delle viti stesse siano incoraggiate a lavorare in profondità nei terreni di argilla, limo e sabbia per accedere ai nutrienti essenziali e all'umidità. Questo rende le viti molto più resistenti e forti.
Una forza che si riflette nelle uve di alta qualità di varietà come Trebbiano, Grechetto, Colorino, Vermentino e Sagrantino - e che il maestro di cantina Vincenzo Pepe cattura abilmente e senza fronzoli in vini potenti e allo stesso tempo facilmente accessibili. In vini che da tempo sono diventati ambasciatori dell'Umbria in tutto il mondo e che spesso attirano i visitatori di questa pittoresca regione. È un bene che, oltre all'azienda vinicola, la laboriosa famiglia gestisca anche il museo del vino e il museo dell'olio e delle olive, nonché l'Hotel Le Tre Vaselle, che offre l'ambiente perfetto per immergersi nel proprio pezzo di Umbria dei Lungarotti.
Vi invitiamo a conoscere questa grande cantina con il suo bianco Brezza 2022 nelle degustazioni online di wein.plus:club. I posti, disponibili per rivenditori, ristoratori e privati, sono limitati. Registrarsi online:
Il vino in vetrina può essere acquistato tramite questi rivenditori.