La rinascita è iniziata ben 30 anni fa. La zona, che inizialmente apparteneva alla DO Tarragona, iniziò a distinguersi dalla regione madre con vini indipendenti di qualità crescente. Nel 2001 i produttori hanno raccolto i frutti: la separazione da Tarragona e la classificazione come DO Montsant.
Il passo successivo, forse ancora più difficile, è stato quello di uscire dall'ombra del Priorat, il fiore all'occhiello della Catalogna, la cui zona di coltivazione è quasi completamente circondata dai vigneti di Montsant. La strada intrapresa dai viticoltori di Montsant per raggiungere questo obiettivo era l'unica corretta: un ritorno ai vitigni autoctoni e a ciò che essi sono in grado di ottenere sui diversi terroir del paesaggio spesso accidentato.
Oggi Montsant è forse più in forma che mai. È un paradiso per gli amanti dei vini rossi potenti e speziati, ma lontano dall'arbitrarietà che questa descrizione potrebbe suggerire. Lo spettro spazia da vini giovani accessibili e facili da capire, i migliori dei quali sono succosi, freschi e animati, a vini rossi lucidi, scuri e potenti di stile internazionale, che ovviamente esistono ancora, fino a individualisti profondi, complessi e speziati mediterranei che sostengono la loro potenza alcolica, di solito impressionante, non solo con sufficiente sostanza, ma anche con profondità, sottigliezze aromatiche e talvolta con un succo sorprendentemente fresco. Sono soprattutto quelli su cui si basa la crescente reputazione di Montsant.
Naturalmente, esistono anche ibridi di ogni tipo. Alcuni vini di prestigio molto commercializzati, provenienti da varietà autoctone e spesso da vitigni antichi, perdono purtroppo la loro originalità a tal punto, grazie all'alcol massiccio e all'uso massiccio del legno, che berli, nonostante le loro riconoscibili qualità, diventa un affare piuttosto noioso. E alla fine, ogni vino vuole essere bevuto con piacere, non solo venerato, anche il più famoso e il più costoso.
A proposito di prezzi: oltre alla gamma qualitativa, anche quella dei prezzi a Montsant è piuttosto elevata. Ma i due parametri non sono sempre correlati. Spesso qui si può avere del buon vino per pochi soldi. A volte è così buono che vini molto più costosi hanno difficoltà a tenere il passo, almeno finché si concentrano sulla forza. È la stessa cosa qui come altrove: la potenza e la pesantezza sono alla portata di tutti, ma la vera grandezza è definita solo dalle sottigliezze. Il rapido sviluppo delle qualità del Montsant negli ultimi anni, tuttavia, rende evidente che sempre più produttori stanno prendendo coscienza di questo fatto.
Il vino bianco ha un ruolo subordinato a Montsant, ma può essere straordinariamente buono. I rosati sono per lo più facili da bere, ma non abbiamo ancora scoperto in essi un carattere di origine evidente.
Per questo speciale abbiamo degustato circa 150 vini, tutti alla cieca e tutte le varietà, tranne le più semplici, più volte nell'arco di almeno 2 giorni. Presentiamo qui i risultati migliori. Come sempre, alla fine delle liste troverete i link a tutti i vini degustati con le note di degustazione dettagliate e i produttori.