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LoChâteau Larrivet Haut-Brion di Pessac-Léognan sta piantando alberi, siepi e fiori tra le viti in un "vigneto del futuro" di 12 ettari. In questo modo lo château intende "affrontare le sfide climatiche di domani", ha spiegato un portavoce. Oltre al Cabernet Sauvignon e al Cabernet Franc, nell'appezzamento è stato piantato anche il Malbec. Sebbene questa varietà sia autorizzata per Bordeaux, è stata piantata solo su circa 900 ettari di vigneto dopo la catastrofe del gelo del 1956. Il vitigno costituirà al massimo il 5% della cuvée finita. Secondo il team di Larrivet Haut-Brion, questo serve a mantenere l'equilibrio sensoriale dei vini nonostante il previsto aumento della temperatura.
L'appezzamento di 12 ettari, che rappresenta circa il 17% dei vigneti della tenuta, si trova all'interno della tenuta di 70 ettari, di cui 13 ettari sono "parco semi-selvatico". Ci sono tre stagni, aree non coltivate e alberi morti che forniscono un habitat naturale per insetti, uccelli canori, pipistrelli, anfibi e persino lontre. Questo parco costituisce la "base per lo sviluppo del progetto".
Lo scorso novembre sono stati rimossi gli ultimi vecchi portainnesti delle viti. Siepi, fiori e alberi saranno piantati entro marzo 2024. Dopo una fase di rigenerazione, le nuove viti saranno piantate entro il 2026. Per quanto riguarda i metodi di potatura, l'altezza dei tralicci e la consociazione, l'azienda non vuole ancora impegnarsi, ma agire in base alle rispettive esigenze. La densità di impianto nell'appezzamento sarà ridotta da 7.700 viti per ettaro a 6.500 per minimizzare la competizione idrica. Gli alberi riducono il potenziale di rendimento di un ulteriore dieci per cento. Ma questo è l'unico modo per preservare l'ecosistema, come afferma il team: "Ogni anno perdiamo da una a due tonnellate di suolo per ettaro. Questa massiccia erosione è fortemente legata alla perdita di vegetazione nell'ambiente e non potrà che accelerare. Le viti trovano negli alberi il loro migliore alleato".
(al / source: drinksbusiness)
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