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La Francia dovrebbe riconquistare la posizione di maggior produttore di vino al mondo nel 2023. L'Italia aveva mantenuto il primato dal 2015. Nonostante un calo previsto del 3% rispetto al 2022 e gli attuali problemi di peronospora in alcune zone, il volume del raccolto si aggirerà intorno ai 44,5 milioni di ettolitri, secondo le previsioni dell'ufficio statistico. Ciò significa che la Francia supererà l'Italia con una previsione di 43 milioni di ettolitri. L'organizzazione agricola italiana Coldiretti prevede un calo del 14% dopo i 50 milioni di ettolitri del 2022. In alcune zone, soprattutto nel centro e nel sud Italia, le perdite arrivano addirittura al 60 per cento a causa dell'infestazione da peronospora. La Coldiretti definisce il 2023 "una delle peggiori annate nella storia della viticoltura italiana da un secolo a questa parte, paragonabile al 1948, al 2007 e al 2017".
In Spagna, secondo le previsioni delle cooperative, il raccolto potrebbe aggirarsi intorno ai 36 milioni di ettolitri, con un calo del dodici per cento rispetto ai 41 milioni di ettolitri dell'anno precedente. Qui, l'estrema siccità e il caldo sono la causa della riduzione dei volumi del raccolto, anche se si dice che la varietà principale Airén abbia resistito bene al caldo. Le alte temperature in Spagna hanno portato a un inizio della vendemmia più precoce del solito. Nel sud del Paese, i viticoltori hanno già vendemmiato due settimane prima del solito.
In Portogallo, invece, si stima un aumento dell'otto percento della produzione a 7,4 milioni di ettolitri. Secondo l'Instituto da Vinha e do Vinho (IVV), la Valle del Douro contribuisce maggiormente all'aumento con un incremento di 146.000 ettolitri. Nella piccola regione vinicola delle Azzorre, l'aumento percentuale è addirittura del 165%. Nonostante i casi isolati di oidio e peronospora, l'IVV riferisce che le uve sono generalmente in buona salute e si aspetta un raccolto di alta qualità.
(al / source: vitisphere)