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Ryan Young/Cornell University
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Il centro di ricerca agricola Cornell AgriTech degli Stati Uniti ha sviluppato un robot autonomo chiamato "PhytoPatholoBot". Questo riconosce, tramite una tecnologia di imaging, precocemente la peronospora e l'oidio, così come la malattia della deformazione delle foglie (Grapevine Leafroll Disease) sulle viti. Con questo metodo è possibile combattere tempestivamente i patogeni, senza che debbano essere identificati manualmente.

Il PhytoPatholoBot fornisce un'immagine costante e di alta qualità e dispone di una navigazione autonoma con GPS. Fornisce un'analisi per fila di vite con aree rosse, che indicano un'infezione maggiore, e aree bianche, che mostrano un'infezione minore. Grazie all'Intelligenza Artificiale (IA), il robot può fornire conclusioni quasi in tempo reale sulle malattie. I viticoltori possono quindi concentrarsi sulle piante che sono maggiormente colpite.

Inoltre, i dati raccolti dai robot dovrebbero convalidare i dati satellitari della NASA, per poter riconoscere in futuro le malattie della vite anche dallo spazio. La NASA e Cornell AgriTech collaborano in numerosi progetti per utilizzare tecnologie satellitari e robotiche in agricoltura.

Durante l'evento "Space for Ag Tour" della scorsa settimana è stato promosso il dialogo tra ricercatori, agricoltori e la NASA, per migliorare i satelliti di osservazione terrestre e gli strumenti per la coltivazione specializzata. Katie Gold, organizzatrice dell'evento ed esperta di patologia delle viti applicata presso Cornell AgriTech, ha sottolineato l'enorme potenziale dei dati satellitari per le colture specializzate.

Un ulteriore progetto di ricerca si concentra sul monitoraggio del consumo d'acqua delle piante tramite telerilevamento. Questo mira a sviluppare strategie di irrigazione sostenibile nei vigneti. Con uno strumento sviluppato da Cornell, viene misurata la perdita d'acqua per evaporazione e traspirazione e convalidata con i dati satellitari della NASA.

(ru / Cornell University)

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