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OEWM Robert Herbst
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Nel dibattito a volte molto emotivo delle ultime settimane sulla regolamentazione della classificazione statutaria dei vigneti introdotta l'anno scorso, il direttore dell'Associazione dei viticoltori austriaci, Josef Glatt, si è espresso in un editoriale. Nella rivista dell'associazione "Der Winzer", Glatt contraddice le accuse mosse dal sito web anonimo gluecklichelage.at e dal Comitato regionale del vino del Burgenland. Con parole insolitamente dure ("Pensiero elitario in fili sottili, con cui alcune aziende sperano di migliorare la loro posizione sui mercati del vino"), è stato affermato che le associazioni private come Österreichische Traditionsweingüter (ÖTW) o Steirische Terroir- und Klassikweingüter (STK) hanno fatto scrivere in un quadro giuridico i loro regolamenti interni di associazione per Erste e Große Lagen. Glatt ha spiegato: "In realtà è vero il contrario. Piuttosto, la richiesta di una classificazione legale è arrivata da altre aziende vitivinicole di queste zone, secondo cui tali regolamenti devono essere disponibili per tutti i viticoltori che lavorano nella zona e non solo per i membri dell'associazione".

Ricorda la procedura definita per la classificazione: prima che un comitato vitivinicolo regionale richieda la classificazione in una regione vinicola, deve concordare i siti interessati con tutte le associazioni di viticoltori del bacino d'utenza. In collaborazione con l'autorità superiore, il Ministero dell'Agricoltura, viene quindi redatto un documento di classificazione che deve essere approvato dal Comitato nazionale del vino. In Austria, i comitati del vino sono enti pubblici e rappresentanti ufficiali dell'industria vinicola.

La classificazione dei siti è un'offerta per le aree che prevedono un valore aggiunto per tutti gli abitanti della regione, ha detto il direttore. Le regioni vitivinicole in cui la commercializzazione dei siti viticoli non è così importante non implementeranno il concetto. I membri dei rispettivi comitati regionali per il vino, nominati per decreto, dovranno giudicare questo aspetto. L'obiettivo non è quello di dare un vantaggio competitivo ai singoli viticoltori, ma di "fare una promessa di qualità per un'intera regione", come ad esempio in Borgogna. Glatt chiede che il concetto di classificazione dei siti "non venga sminuito e criticato". Lo stesso vale per la "crescita incontrollata di questo aspetto nei social media, dove si crea uno stato d'animo contrario alla classificazione con argomenti a volte inverosimili".

(al / Fonte: Der Winzer)

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