Le esportazioni di vini italiani verso i Paesi extra-UE sono aumentate sensibilmente nei primi due mesi del 2024. Lo ha reso noto l'Osservatorio UIV-Vinitaly. Rispetto al 2023, è stato esportato il 17% in più di vino, con un aumento in valore del 13%. Nello stesso periodo, la Francia ha esportato il 5% in più di vino, mentre il valore è diminuito del 6%. I vini italiani hanno registrato la crescita maggiore nel Regno Unito (+22%), in Giappone (+40%), in Cina (+33%) e in Russia (+116%). Un aumento significativo degli ordini è stato registrato anche in Nord America. Il quadro è offuscato dalle notizie di un calo dei consumi nei mercati più importanti, Italia e Stati Uniti. Secondo le società di ricerche di mercato, gli acquisti di vino all'ingrosso e al dettaglio in Italia sono diminuiti del 3% nelle prime undici settimane dell'anno. Negli Stati Uniti, il consumo di vino italiano è diminuito complessivamente del 7,5% in gennaio e febbraio, di cui il 4% nella ristorazione e l'8,5% nel commercio al dettaglio.
Paolo Castelletti, Segretario Generale dell'Unione Italiana Vini (UIV), ha commentato i dati: "Due mesi positivi o negativi non sono sufficienti per delineare le strategie future del settore. Ma il segnale di mercato che arriva dall'export è sicuramente positivo, così come il vantaggio sui concorrenti. Speriamo che tutto questo possa consolidarsi nel medio termine".
(al / Agrisole)