L'Albariño prospera nel Rheinhessen

Jana Hauck

Anche la famiglia Hauck affonda le sue radici nella città natale di Hildegard von Bingen, che può essere fatta risalire a quasi 300 anni fa. Provenienti da un background di agricoltura mista, Heinz Günter e Heike Hauck si sono concentrati esclusivamente sulla viticoltura dall'inizio del millennio. Nel frattempo, la figlia Jana ha preso le redini dell'azienda e, insieme al suo team, gli Hauck coltivano 30 ettari di vigneti.

Da un lato, l'azienda è vicina alla tradizione e ai piedi per terra; dall'altro, è fantasiosa e orientata al futuro. "In quello che facciamo, siamo sicuramente una cosa: non dogmatici", ci dice Jana Hauck. "Ci mettiamo in discussione per poter sostenere le nostre decisioni. Troviamo le nostre risposte alle domande che ci preoccupano".

Una di queste domande è il cambiamento climatico. Da un lato, richiede un lavoro rispettoso dell'ambiente, dall'altro pone la sfida di come continuare a produrre vini di alta qualità in condizioni climatiche mutate.

La risposta degli Haucks è, innanzitutto, una chiara attenzione alla sostenibilità. "Manteniamo la nostra impronta di carbonio il più bassa possibile", spiega Jana Hauck. "Questo inizia con la coltivazione del suolo nel vigneto, perché l'humus è il più grande serbatoio di CO2 sul nostro pianeta. Per questo motivo, il nostro obiettivo è la creazione di humus attraverso un rinverdimento ricco di specie e una coltivazione del suolo orientata alla domanda. Copriamo il 100% del fabbisogno energetico della cantina e del magazzino con l'energia solare, che raccogliamo sui tetti dei nostri capannoni".

In secondo luogo, la risposta può essere vista nella gamma di varietà e assortimento di uve della cantina Hauck. Oltre alle classiche varietà bianche della Borgogna, Silvaner e Riesling, qui si trovano anche "immigrati" francesi come Chardonnay e Auxerrois, anch'essi appartenenti alla famiglia della Borgogna, e Sauvignon Blanc. La famiglia Hauck si avventura anche in varietà esotiche come l'Albariño o il Manzoni Bianco, un incrocio italiano tra Riesling e Pinot Bianco.

Siamo piuttosto curiosi", dice Jana Hauck con una risata, e il successo le dà ragione: "L'Albariño si sta sviluppando così bene che nel frattempo abbiamo piantato più di un ettaro ". Per i vini rossi vengono utilizzati anche vitigni dell'Europa meridionale: oltre al Pinot Nero e al San Lorenzo, dal 2001 anche il Merlot e il Cabernet Sauvignon sono di casa nei vigneti di Bermersheim.

Gli Haucks e il loro team dimostrano una grande ricchezza di idee anche in cantina, dove creano straordinarie cuvée bianche: Chardonnay e Sauvignon Blanc, Pinot Bianco e Auxerrois, Albariño e Manzoni Bianco... Inoltre, ci sono cuvée rosse, bianchi e rossi monovitigno, nonché rosé e spumanti. " Con molto tatto, i più alti standard di qualità e l'uso sensibile della moderna tecnologia di cantina, creiamo vini con la nostra impronta digitale", sottolinea Jana Hauck. "Fermentiamo la maggior parte dei nostri vini bianchi in vasche di acciaio inox. Dopo la fermentazione in ammasso, lasciamo i vini rossi a lungo nelle nostre botti di barrique, dove possono maturare in pace".

Nella cantina Hauck, artigianato, passione, creatività e visione si fondono. " Fare vini veramente buoni può riuscire solo con la passione", riassume Jana Hauck. "E noi ce l'abbiamo".

Per saperne di più su Weingut Hauck

Weingut Hauck nella guida dei vini di wein.plus