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Il Ministero dell'Agricoltura italiano ha pubblicato il rapporto sulle misure antifrode nel settore agroalimentare per l'anno 2022. Secondo il rapporto, il vino è il settore più controllato. Su un totale di 56.500 controlli antifrode, 19.099 hanno riguardato il settore vitivinicolo. Si tratta di più di un terzo. Secondo il rapporto, è stato contestato il 19,6% delle aziende e il 13,4% dei vini. Si tratta di un aumento rispetto al 2021, quando queste cifre erano rispettivamente del 18 e dell'11%. Ci sono state anche "30 denunce per reati contro il settore vitivinicolo, 2.349 controversie amministrative e 182 sequestri per un valore di 23,2 milioni di euro".

La maggior parte delle denunce ha riguardato la "commercializzazione fraudolenta di vini Dop e Igp non conformi ai requisiti previsti dai rispettivi disciplinari di produzione, l'adulterazione dei prodotti vitivinicoli attraverso la diluizione e/o la chaptalisation e l'aggiunta di aromi naturali". A tal fine sono state riscontrate irregolarità nelle dichiarazioni alcoliche, nei documenti di accompagnamento, livelli eccessivi di acidi volatili e la presenza di principi attivi non autorizzati nella viticoltura biologica, come il metalaxil, l'acido fosfonico e l'acido etilfosfonico.

Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato che un sistema di controllo efficace "è la migliore garanzia per tutelare la qualità delle produzioni e contribuisce ad aumentare il valore aggiunto dei prodotti sui mercati".

(al / source: wine-searcher)

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