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Il Domaine Ganevat***** di Rotalier (nella foto), una delle più note aziende vinicole del Giura francese, è oggetto di un'indagine da parte della magistratura francese. I suoi beni sono già stati confiscati a giugno, come ha recentemente riportato il quotidiano Le Monde. L'ex proprietario Alexander Pumpyanskiy, figlio dell'oligarca russo Dmitry Pumpyanskiy, è indagato per sospetto riciclaggio di denaro.
Pumpyanskiy ha acquistato l'azienda vinicola di 13 ettari da Jean-François Ganevat nel settembre 2021, che ha continuato a gestire l'attività insieme alla sorella Anne. Dopo l'attacco della Russia all'Ucraina nel febbraio 2022, è circolata la notizia che Ganevat volesse riacquistare la tenuta insieme a Benoît Pontenier, amministratore delegato dell'azienda vinicola Prieuré St-Jean de Bébian in Linguadoca, anch'essa di proprietà della famiglia Pumpyanskiy. I beni dei Pumpyanskiy sono stati quindi congelati.
Nel marzo 2023, Pontenier e Jocelyn Brancard, enologa di Ganevat dal 2021, hanno infine acquisito entrambe le tenute vinicole. Jean-François e Anne Ganevat non erano coinvolti nelle transazioni finanziarie. Sono stati subito sollevati dubbi su come due dipendenti dei Domaines abbiano potuto raccogliere il prezzo di acquisto di 15 milioni di euro. La rivista enologica La Revue du Vin ha rivelato che in precedenza erano state trasferite ingenti somme di denaro a società gestite da Pontenier. Si sospetta che provengano da una società di investimento cipriota di proprietà della famiglia Pumpyanskiy.
Tutti gli appelli di Dmitry Pumpyanskiy per rimuovere lui e la sua famiglia dalla lista delle sanzioni dell'UE sono stati finora respinti. Tuttavia, la magistratura francese consente di proseguire i lavori nelle tenute fino alla conclusione delle indagini. Jean-François Ganevat ha dichiarato alla stampa di non aver mai discusso di questioni finanziarie con Pontenier e di essere concentrato sulla vinificazione dell'annata 2023.
(al / source: wine-searcher)