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Uno studio spagnolo intitolato "Association of Microbiota Polyphenols with Cardiovascular Health in the Context of a Mediterranean Diet" (Associazione dei polifenoli del microbiota con la salute cardiovascolare nel contesto di una dieta mediterranea) ha trovato nuove prove che una dieta mediterranea può portare a una migliore salute del cuore. Ciò è dovuto principalmente ai metaboliti fenolici che si formano durante la digestione del vino e degli alimenti sani. Lo studio è notevole in quanto esamina come il nostro organismo metabolizza i polifenoli presenti negli alimenti e nel vino e come questi polifenoli possano aiutare il nostro corpo a livello molecolare.
Gli scienziati conoscono da tempo i potenziali benefici per la salute della dieta mediterranea, che comprende principalmente il consumo di frutta, verdura, frutti di mare, noci, cereali integrali e olio d'oliva, oltre a un moderato consumo di vino. Questi benefici sono probabilmente dovuti in parte agli alti livelli di polifenoli, composti organici presenti in frutta, verdura, cioccolato, tè e vino.
Tuttavia, il comportamento dei polifenoli nell'organismo non è ancora ben compreso. Gli studi hanno dimostrato che molti polifenoli vengono rapidamente degradati. Pochi degli antiossidanti contenuti in un'insalata di cavolo o in un bicchiere di Cabernet raggiungono il flusso sanguigno nella loro forma originale. Invece di essere assorbiti nell'intestino tenue, molti polifenoli entrano nell'intestino crasso dove vengono convertiti in composti correlati. Questi polifenoli microbici possono avere effetti diversi sulla salute rispetto alle loro molecole precursori. E questa metabolizzazione sembra essere cruciale per il dispiegarsi dei loro benefici per la salute.
Per i risultati attuali, i ricercatori spagnoli hanno analizzato i dati dello studio Predimed, uno studio randomizzato e controllato sulla capacità della dieta mediterranea di prevenire le malattie cardiovascolari negli anziani. Per il nuovo studio, i ricercatori hanno selezionato a caso 200 partecipanti del centro studi PREDIMED di Barcellona e hanno confrontato le concentrazioni di cinque metaboliti fenolici microbici in campioni di urina con l'aderenza alla dieta mediterranea e la salute cardiovascolare dei partecipanti.
È emerso che le persone che seguivano con maggiore costanza la dieta mediterranea presentavano i livelli più elevati di polifenoli microbici nelle urine, il che era correlato a una migliore salute cardiovascolare. La dottoressa Rosa Lamuela-Raventós, autrice principale dello studio, è professore di nutrizione, scienza dell'alimentazione e gastronomia all'Università di Barcellona e ricercatore senior presso il Centro di ricerca biomedica spagnolo per la fisiopatologia dell'obesità e della nutrizione. Ha dichiarato alla rivista Wine Spectator che lo studio conferma il legame tra dieta mediterranea e salute.
I ricercatori hanno cercato cinque specifici metaboliti fenolici microbici: acido protocatechico, enterodiolo glucuronide, enterolattone glucuronide, urolitina B glucuronide e acido vanillico glucuronide. L'acido protocatecuico si trova nel vino, soprattutto nel vino bianco, ed è stato collegato a un miglioramento della densità minerale ossea nelle donne anziane, tra gli altri possibili benefici. Livelli più elevati di urolitina B-glucuronide sono stati fortemente associati a livelli più bassi di colesterolo LDL. Le urolitine si trovano in quantità significative nelle noci, nei melograni e nei vini rossi invecchiati in legno.
Poiché il vino è solo una parte della dieta mediterranea, i ricercatori sottolineano che i polifenoli microbici sembrano migliorare la salute del cuore solo quando lavorano in squadra. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Food Research International.
(ru / Fonte: Wine Spectator)