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Il VDP ha criticato aspramente le proposte dell'Associazione dei viticoltori tedeschi per riformare la legge sul vino. Secondo le proposte che si sono rese note qualche giorno fa, l'associazione dei viticoltori vuole inserire nella legge il sistema romanico di classificazione dei vini a denominazione d'origine protetta (DOP) con zona, luogo e vino cru. I vini di campagna avranno l'indicazione "indicazione geografica protetta" (IGP), così come i vini predicati secchi di qualità e convenzionali senza alcuna indicazione di luogo. I Großlagennamen, che sono stati a lungo considerati confusi, devono essere mantenuti, e l'associazione vuole anche ottenere lunghi periodi di transizione.

Il VDP scrive: "Il declino della quota interna del vino tedesco al di sotto del 40% e il massiccio crollo delle esportazioni sono più che segnali di allarme. Illustrano una crisi enorme le cui cause e le possibili risposte sono state discusse per molti anni" Pertanto, "un 'business as usual' non offrirebbe certamente alcuna possibilità di miglioramento". "Senza tagli, alla fine non sarà possibile condurre il vino tedesco verso un futuro di successo. Ma è giunto il momento di farlo", si legge nel comunicato.

"Le decisioni prese dal consiglio dell'Associazione dei viticoltori tedeschi il 4 febbraio 2020 sono il minimo assoluto che ora deve essere attuato. Ulteriori tagli metterebbero a repentaglio l'intero progetto, poiché questo non sarebbe più associato a un profilo e non ci sarebbe chiarezza per i consumatori."

Secondo la VDP, i vini provenienti da vitigni che non corrispondono ai profili regionali da definire in ogni caso dovrebbero essere declassati a vini IGP, così come le "specialità che necessitano di spiegazioni" come "Merlot e Rieslaner". La dichiarazione della VDP termina con una posizione molto chiara: "Se non si dovesse raggiungere un accordo su questa base, impedendo così ancora una volta di fare i passi necessari, il futuro della viticoltura tedesca consisterà nel seguire strade diverse, poiché moltissimi produttori non sono disposti ad accettare ancora una volta un minimo comune denominatore, pieno di diluizioni e parallelismi."

Dopo un certo ritardo, il primo progetto di legge del ministero federale dell'agricoltura sarà pubblicato presto.

(uka / Foto: Istituto Tedesco del Vino)

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